Consumi alimentari

Autori/Authors : Pellati R.

L’I.N.R.A.N. (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) ha condotto un’indagine sui consumi alimentari degli italiani (3323 soggetti intervistati = 1501 M – 1822 F) di tutte le età e distribuiti sull’intero territorio nazionale (fi nanziamento: Ministero delle Politiche Agricole = Progetto “Qualità Alimentare). Gli intervistati hanno registrato i loro consumi in un apposito diario per 3 giorni consecutivi. Secondo Aida Turrini (ricercatore INRAN), si mangia troppa carne: in media 700 g (peso a crudo, salumi compresi) a settimana contro i circa 400-500 g raccomandati. Pochi legumi: circa 10 g a testa. Frutta e verdura: grazie agli anziani (circa 500 g al giorno, 260 g di frutta e 240 di verdura, quindi sopra al minimo raccomandato di 400 g). La tendenza è però negativa per quanto riguarda i giovani. I ragazzi consumano solo circa 140 g di frutta e 190 g di verdura al giorno, cioè meno di una porzione di frutta e verdura al giorno, per un totale di soli 330 g. Si conferma l’aderenza al modello alimentare con i cereali come alimento base, l’olio d’oliva come condimento e il vino come bevanda alcoolica. Secondo Catherine Leclercq (ricercatore INRAN che ha coordinato il lavoro) l’indagine ha permesso di mettere a punto una banca dati di fondamentale importanza per valutare l’assunzione di nutrienti e l’esposizione al rischio alimentare (contaminanti, additivi, aromi, residui del materiale da imballaggio, ecc.) nella popolazione italiana ed anche per valutare l’impatto ambientale dei consumi alimentari degli italiani. Questi dati verranno utilizzati dall’Agenzia Europea per la Sicurezza degli Alimenti (EFSA) assieme a quelli degli altri Paesi Europei per fornire un quadro della situazione europea con dati standardizzati. Ovviamente l’indagine indicherà gli alimenti i cui consumi vanno incentivati e quelli per i quali è opportuna una moderazione per prevenire conseguenze negative sulla salute.

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