Dolcificanti artificiali in aumento
Il consumo dei sostituti dello zucchero non conosce crisi. L’indagine condotta da “Transparency Market Research” segnala una crescita costante dei dolcificanti nel
periodo 2015 – 2021 per la continua richiesta di prodotti dalla forte connotazione salutista e alternativi al saccarosio.
Bisogna tener presente che le bevande “sugar free” possono essere percepite dal consumatore come un opzione più sana per chi vuole perdere peso e possono essere dannose per l’ambiente. Questa è la conclusione dei ricercatori dell’Imperial College di Londra e delle Università Brasiliane di San Paolo e Pelotas, che hanno fatto una revisione degli ultimi studi sul tema. Pur avendo un contenuto energetico molto basso, c’è la preoccupazione che possano innescare l’assunzione di cibo in modo compensatorio, stimolando i recettori del sapore dolce. In altre parole, essendo prodotti di scarso o nullo potere calorico, possono indurre al consumo di altri cibi, contribuendo all’obesità. Anche se non ci sono prove dirette che le bevande sugar-free contribuiscano a far prendere peso, non ci sono prove che i suddetti prodotti aiutino a perdere peso o lo evitino, rispetto alla loro versione zuccherata.
Inoltre, conclude lo studio, la loro produzione ha conseguenze negative per l’ambiente visto che servono fino a 300 litri d’acqua per produrre una bottiglia di plastica da mezzo litro di bevande gassate.
Sommariamente i dolcificanti intensivi sono molecole di sintesi (quindi artificiali), ad alto potere dolcificante e potere calorico quasi nullo.
Ricordiamo l’acesulfame K (E 950), dotato di un potere dolcificante 200 volte superiore a quello del saccarosio, stabile al calore fino a 200°(K significa che è un sale di potassio). La sua DGA (Dose Giornaliera Accettabile) è di 9 mg per Kg di peso corporeo.
L’aspartame - E 951-, con potere dolcificante analogo all’acesulfame, è composto da due amino-acidi (acido aspartico e fenilalanina) e metanolo legati fra loro. E’ instabile alle alte temperature e fornisce 4 kcal /grammo. La DGA è di 40 mg per Kg di peso corporeo. L’etichetta dei prodotti che contengono aspartame prevede la dicitura supplementare “contiene una fonte di fenilalanina”, di conseguenza è sconsigliato ai soggetti fenilchetonurici.
I ciclamati – E 952 -(sali di sodio e calcio dell’acido ciclamico) sono molecole sintetiche con potere dolcificante pari a 30-60 volte e zero calorie con la DGA pari a 7 mg /per Kg di peso corporeo. Recentemente si è deciso di bandire i ciclamati da alcuni prodotti alimentari come gomme da masticare e micro-confetteria.
La saccarina – E 954 - è stato il primo dolcificante scoperto (sintesi chimica del 1878) ed ha un potere edulcorante pari a 300-500 pur essendo acalorica. Avendo un retrogusto metallico e amaro viene utilizzata unitamente ad altri dolcificanti. La sua DGA è di 5 mg per Kg di peso corporeo al giorno.
Il sucralosio – E 955 – si ottiene inserendo atomi di cloro nella molecola del saccarosio. Ha un potere dolcificante di 500-600 e può essere usato nei prodotti da forno, La sua DGA è di 15 mg per Kg di peso corporeo al giorno.
Ricordiamo anche il E 969 Advantame, il E 961 Neotame, il E 959 Neoesperidina diidrocalcone.
I polioli invece sono estratti da fonti maturali vegetali. Di conseguenza hanno un potere dolcificante inferiore rispetto agli edulcoranti artificiali. Dal punto di vista calorico permettono un risparmio di circa il 50 % delle calorie apportate dal saccarosio.
Citiamo il sorbitolo – E 420 -, l’isomalto – E 953 -, lo xilitolo – E 967 -, il maltitolo – E 965 -, il mannitolo – E 421. Sono prodotti che richiedono precauzioni perché tendono ad avere effetti lassativi, flatulenza e dolori addominali.La dose di riferimento giornaliera raccomandata è pari a 20 g /die per gli adulti e 10 g / die per i bambini.
Uno degli ultimi dolcificanti naturali approvati è la Stelvia che contiene glicosidi steviolici (E 960), estratti dalla “stevia rebaudiana”, pianta originaria del Paraguay, fino a 300 volte più dolci del saccarosio, ma con effetti trascurabili sui livelli di glucosio ematico. La DGA è di 4 mg /Kg/ al giorno.