Una nuova generazione di probiotici

Autori/Authors : Pellati R.

Dalla tecnologia applicata alla medicina è nata una nuova linea di probiotici (definita “ABI” ottenuta dalla ricerca “Aurora Biofarma”) che impiega mix originali e innovativi di lattobacilli dall’azione sinergica e ceppo specifica per terapie personalizzate. Emanuele Salvatore Aragona, responsabile del Centro di Medicina Rigenerativa dell’Istituto Clinico Humanitas Mater Domini di Castellanza (VA) precisa che inizialmente vi erano terapie meramente oppressive con l’impiego di farmaci tipo antibiotici e antiinfiammatori. I probiotici hanno successivamente introdotto la “competizione fisiologica” aspecifica: agiscono per competenza d’organo con un’azione mirata sui ceppi patogeni da contrastare. In altre parole oggi abbiamo a disposizione non più grandi eserciti di generici batteri “buoni” che si limitano a colonizzare l’intestino per lasciare poco spazio all’azione degli agenti patogeni. Le più innovative formulazioni di probiotici, a base di ceppi selezionati, hanno dimostrato una specifica attività di contrasto sugli agenti infettivi, quindi intervengono in modo mirato in funzione dell’organo e della patologia. Per esempio“Abivisor” è il nuovo probiotico studiato per agire nello stomaco, tenendo presente che anche lo stomaco ha un suo specifico microbiota che a causa di diversi fattori (stress, stile di vita, età avanzata, fumo alcool, farmaci come gli inibitori di pompa protonica che diminuendo la quantità di acido cloridrico, inibiscono la barriera acida che ci difende da microbi pericolosi che possono raggiungere l’intestino). Di conseguenza ”Abivisor” oltre ad una composizione originale di alcuni ceppi di lactobacilli, contiene anche N-acetilcisteina, mucolitico che disgrega il biofilm batterico favorendo l’eradicazione dell’Helibacter pilori e quindi ripristina la barriera protettiva contro i batteri nocivi. Luigi Pasquale, Presidente della Società Italiana Endoscopia Digestiva (SIED), precisa invece che “Abincol” è stato studiato per agire in modo mirato sul colon. Grazie ad un pool di ceppi probiotici ad attività scientificamente comprovata e ad una esclusiva tecnologia detta microincapsulazione, rende i ceppi di Abincol resistenti agli acidi gastrici e li fa arrivare integri e vitali nell’intestino con una resa 5 volte superiore a quelli non microincapsulati. Occorre ricordare che oltre alle tipiche patologie intestinali ( malattia di Crohn, colite ulcerosa, gastroenteriti, malattia diverticolare, farmaci di vario tipo, interventi chirurgici) ci sono anche delle disbiosi trascurate che si verificano dopo il lavaggio praticato nel corso di colonscopie. Mariella Baldassarre, del Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana, della Sezione di Neonatalogia dell’Università “Aldo Moro” di Bari, ricorda che i probiotici hanno aperto nuove prospettive di impiego anche nell’ambito pediatrico come avviene nelle gastroenteriti acute soprattutto quelle provocate dai “rotavirus”. In questo caso va segnalato“Abiflor baby”che associa 2 ceppi batterici (che appartengono alle specie più studiate in pediatria) alla microincapsulazione e al brevetto “allergen-free” che garantisce la totale assenza di sostanze allergizzanti (proteine del latte, della soia, glutine, fruttosio), di fondamentale importanza per tutti i bambini, ma soprattutto per il lattante che ha un sistema immunitario ancora immaturo. Quindi è stato fatto un passo avanti nello studio fra tra microbiota e sistema immunitario, per cui non tutti i probiotici sono uguali: in futuro la loro efficacia a livello profilattico e terapeutico dipenderà sempre più dalla qualità del prodotto e dai ceppi selezionati.

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