L’idratazione ottimale

Autori/Authors : Pellati R.

M.L. Petroni (Dipartimento di Medicina Interna dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano di MI) ha sottolineato nel numero di Dicembre 2018 del periodico ADI l’importanza dell’idratazione ottimale nell’ ambito preventivo e clinico. Infatti una insufficiente idratazione può avere un impatto sfavorevole sulle funzioni cognitive e sull’umore (la presenza di acqua nel cervello raggiunge il 75 %). In particolare i bambini e gli adolescenti possono essere a rischio di compromissione della funzione cognitiva (concentrazione, vigilanza, memoria a breve termine). Ma anche negli adulti può essere sufficiente una disidratazione dell’1-2 % (riduzione dell’acqua corporea) per determinare stanchezza, problemi di umore, memoria carente a breve e lungo termine, attenzione, capacità di calcolo. La letteratura ha frequentemente evidenziato che il consumo eccessivo di bevande zuccherate aumenta il rischio di diabete di tipo 2. Oltre al problema obesità, c’è anche una relazione tra l’idratazione e la funzione renale. Il ruolo dell’acqua nella prevenzione dei calcoli renali è ben noto: recentemente è stato anche sottolineato il ruolo terapeutico dell’acqua nella prevenzione delle malattie renali croniche, in particolare negli anziani. Secondo i LARN, l’assunzione adeguata di acqua (da tutte le fonti alimentari) è di:

  • 800 ml/die per i lattanti
  • 1200 ml/die per i bambini da 1 a 3 anni
  • 1600 ml/die per i bambini da 4 a 6 anni
  • 1800 ml/die per i bambini da 7 a 10 anni
  • 1900 ml/die per i bambini (femmine) e 2100 per i ragazzi da 11 a 14 anni

Dai 15 anni in poi e nell’età adulta l’apporto consigliato è di 2000 ml/die se donne, e 2500 per gli uomini. L’apporto sale a 2350 ml/die per le gravide e a 2700 ml/die per le nutrici . La Società Europea di Urologia raccomanda di assumere acqua in quantità sufficiente per ottenere un volume di urine di almeno 2 litri al giorno. Sono disponibili delle “scale cromatiche” per valutare il colore delle urine (dal giallo pallido al color paglierino). Presso i Laboratori di analisi le rilevazioni maggiormente attendibili sono date dall’osmolarità delle urine nel corso delle 24 ore. Una osmolarità urinaria nelle 24 ore di 500 mOsm/kg rappresenta un’assunzione totale di liquidi soddisfacente. Una adeguata idratazione è data anche dal peso specifico che dev’essere <1,013.

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