Il problema sarcopenia
La letteratura segnala che la prevalenza della sarcopenia oggi è compresa in un range pari al 5-13 % nella popolazione fra i 60-70 anni, ma aumenta fino al 11-50 % nei soggetti con un’età superiore agli 80 anni. L’eziopatogenesi viene ritenuta multifattoriale, sebbene sia riconosciuta come causa principale l’alterazione del metabolismo proteico a livello del tessuto muscolare, nel quale i processi proteolitici non sono accompagnati da un’adeguata proteinosintesi all’interno del fisiologico turnover e le cellule muscolari perdono, progressivamente, la sensibilità allo stimolo anabolico indotto dall’aminoacido essenziale “leucina” e dall’IGF-1 (Insulin like Growth Factor) venendo così a manifestarsi il fenomeno definito come “resistenza anabolica”.
Recentemente è stato dimostrato che il muscolo scheletrico produce una varietà di molecole denominate “miochine”. L’attività fisica ha un ruolo favorevole nel delicato equilibrio tra le miochine, che è decisamente spostato verso uno stato pro-infiammatorio da uno stile di vita sedentario. Al XVII Corso Nazionale ADI che si è svolto ad Assisi il 19-20 Ottobre sono state presentate le “Strategie nutrizionali nell’anziano sarcopenico” da M.Rondanelli, A.Miccono, M.Nichetti, S.Perna (Scienze e Tecniche Dietetiche Applicate, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Pavia). Per mantenere e recuperare il muscolo infatti i suddetti ricercatori segnalano che gli anziani hanno bisogno di assumere un quantitativo maggiore di proteine con la dieta rispetto ai giovani: un range di 1,O-1,2 g/Kg di peso corporeo/die. I trattamenti alternativi basati su somministrazioni di ormoni (testosterone, GH, estrogeni) trovano ancora qualche controversia e richiedono ulteriori indagini. La soglia per pasto anabolico di assunzione di proteine/aminoacidi deve essere di 25-30 g per pasto (contenente circa 2,5-2,8 di leucina). Lo studio randomizzato presentato ad Assisi ( pubblicato anche su Am J Clin. Nutr. , riportato sulla “Rivista Italiana di Nutrizione e Metabolismo di ADI – Settembre 2017 “) ha dimostrato come in un gruppo di 130 soggetti sarcopenici, l’assunzione quotidiana di un alimento a fini medici speciali costituito da 22 g di proteine da siero di latte, 11 g di aminoacidi di cui 4 g di leucina e 100 UI di vitamina D, in associazione ad attività fisica, determini nel gruppo trattato (rispetto al placebo) un aumento della massa muscolare, un aumento della forza muscolare, dello stato di nutrizione, e una riduzione dello stato infiammatorio. Tutti parametri indicati sono stati valutati con i test più attuali della Scienza Medica riportati nel lavoro suddetto.