Attività favorevoli dell’olio di oliva extravergine nella prevenzione dell’invecchiamento

Rivista : Anno 41/Numero 2
Autori/Authors : Audisio M. Viola P.

L’evoluzione della senescenza è un aspetto molto complesso e multifattoriale, in cui partecipano numerose componenti biologiche ed ambientali, tra le quali un ruolo importante viene giocato dall’alimentazione. Esistono diverse teorie atte a spiegarne evoluzione, ma l’attività perossidativa svolta dai radicali liberi dell’ossigeno sulle macromolecole (in particolare sui polinsaturi ω‐6 e il DNA) sta assumendo ogni giorno di più un preciso significato patogenetico, così come nello stile di vita appare importante il mantenimento delle attività sociali ed intellettive.
Quanto all’aspetto nutrizionale ci sembra di poter affermare l’importanza di rispettare la Dieta Mediterranea, rappresentata da un elevato consumo di vegetali freschi, maturi e pigmentati (che assicurano un’adeguata introduzione di antiossidanti, vitamine e minerali). A questi si associa un equilibrato consumo di grassi alimentari (con un corretto rapporto di polinsaturi ω‐6/ω‐3), di carboidrati complessi ed una adeguata quantità di proteine animali indispensabile per l’assunzione degli aminoacidi essenziali, della vitamina B12, del ferro‐eme e del calcio biodisponibile) tra cui in particolare il pesce azzurro (sardine, sgombri e tonno) per la ricchezza in polinsaturi ω‐3 a lunga catena. Un posto di rilievo viene assunto dall’olio di oliva extravergine per l’equilibrata composizione in acidi grassi e per la ricchezza in componenti minori, tra cui alcuni agenti antiossidanti dotati di elevata attività tocoferolo, carotenoidi, polifenoli).L’evoluzione della senescenza è un aspetto molto complesso e multifattoriale, in cui partecipano numerose componenti biologiche ed ambientali, tra le quali un ruolo importante viene giocato dall’alimentazione. Esistono diverse teorie atte a spiegarne evoluzione, ma l’attività perossidativa svolta dai radicali liberi dell’ossigeno sulle macromolecole (in particolare sui polinsaturi ω‐6 e il DNA) sta assumendo ogni giorno di più un preciso significato patogenetico, così come nello stile di vita appare importante il mantenimento delle attività sociali ed intellettive.
Quanto all’aspetto nutrizionale ci sembra di poter affermare l’importanza di rispettare la Dieta Mediterranea, rappresentata da un elevato consumo di vegetali freschi, maturi e pigmentati (che assicurano un’adeguata introduzione di antiossidanti, vitamine e minerali). A questi si associa un equilibrato consumo di grassi alimentari (con un corretto rapporto di polinsaturi ω‐6/ω‐3), di carboidrati complessi ed una adeguata quantità di proteine animali (indispensabile per l’assunzione degli aminoacidi essenziali, della vitamina B12, del ferro‐eme e del calcio biodisponibile) tra cui in particolare il pesce azzurro (sardine, sgombri e tonno) per la ricchezza in polinsaturi ω‐3 a lunga catena.
Un posto di rilievo viene assunto dall’olio di oliva extravergine per l’equilibrata composizione in acidi grassi e per la ricchezza in componenti minori, tra cui alcuni agenti antiossidanti dotati di elevata attività (tocoferolo, carotenoidi, polifenoli).

Autore per corrispondenza: 

Publio Viola

e‐mail: [email protected]



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