Prodotti surgelati e consumatori

Rivista : Anno 45/Numero 1
Autori/Authors : Sciarroni M.

Riassunto

La diffusione e l’acquisto di cibi surgelati è in continua crescita, i medesimi, infatti, rientrano a pieno titolo nell’alimentazione quotidiana. Tali cibi sviluppatisi, inizialmente, come rimedi veloci nei casi di emergenza in cui il tempo per cucinare veniva a mancare, sono divenuti dei prodotti elaborati e
adatti alle diverse esigenze familiari e sociali. Il settore della surgelazione, pertanto, appare proliferare e divenire sempre maggiormente tecnologico. Nonostante ci siano, però, talune criticità relative alle mancate, oppure poco corrette informazioni riguardo le differenze intercorrenti tra i prodotti surgelati e i prodotti congelati che, molto spesso, vengono confusi dai consumatori. Di fondamentale importanza, per i prodotti in esame, risulta essere il mantenimento scrupoloso della “catena del freddo”. Quest’ultima, invero, deve osservarsi e realizzarsi secondo precisi dettami scientifici e giuridici, al fine di conseguire una surgelazione ottimale per ottenere sia un buon sistema di conservazione e sia per fornire al consumatore l’offerta di un prodotto quanto più simile possibile all’alimento fresco.
Peraltro, la normativa e la legislazione, oltre a disciplinare l’intera materia dei prodotti surgelati, sono anch’esse improntate alla regolamentazione delle modalità operative di conduzione della catena del freddo nelle procedure di surgelamento e delle modalità di corretta conservazione dell’alimento surgelato prima di essere posto in vendita. La sicurezza alimentare e l’igiene di siffatti prodotti viene assicurata mediante l’osservanza di specifiche prescrizioni inerenti: la temperatura, la quale deve essere mantenuta ad un valore pari o inferiore a – 18°C; la freschezza e la qualità delle materie prime; l’adeguatezza del confezionamento, volto ad impedire ogni eventuale contaminazione; l’idoneità dei mezzi di trasporto, nonché l’appropriatezza dei banchi frigoriferi.

Autore per corrispondenza: 


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