normativa europea/european rules
Carte e cartoni per alimenti tra presente e futuro: evoluzione della normativa ed aspetti analitici
L’attuale legislazione europea sulle carte e i cartoni, destinati al contatto alimentare, fa riferimento ai principi generali del Regolamento Quadro (CE) 1935/2004 e non prevede, per il momento, una regolamentazione specifica di settore (direttiva). Così mentre alcuni Stati membri posseggono legislazioni nazionali (p.e. Francia, Italia, ecc.) o Raccomandazioni (Germania), gli altri paesi applicano esclusivamente i principi generali del regolamento quadro. Alcuni recenti casi di contaminazione alimentare, dovuti alla presenza di DIPN (diisopropil naftaleni) in carte per alimenti, realizzate con fibre riciclate, o alla presenza di tracce di ITX (Isopropiltioxantone) in latte per l’infanzia, hanno riaperto urgentemente il dibattito sulla sicurezza alimentare lungo le filiere dell’imballaggio per alimenti. Dopo l’inserimento dei sistemi di rintracciabilità nell’industria degli imballaggi, attraverso l’articolo 17 del Regolamento (CE) 1935/2004, la Commissione europea completa le nuove misure legislative con il Regolamento (CE) 2023/2006 sulle Buone Pratiche di Fabbricazione (GMP), che entrerà in vigore dal 1°Agosto 2008. L’articolo discute le prospettive future ed alcuni aspetti di tipo analitico, relativi del settore delle carte e cartoni destinati al contatto con gli alimenti, alla luce dello sviluppo della legislazione europea.
The present regulation on paper and board intended to come into contact with foods is not based on specific harmonised rules but, instead, on general criteria contained in a Framework Regulation (EC) No1935/2004. So, while some Member States own, at national level, a specific legislation (e.g. France, Italy, etc.) or specific Recommendations (Germany) other countries follow the general principles of this Framework Regulation. The recent cases of food contamination due to the presence of DIPN in paper and board made of recycled paper and to the presence of ITX in some samples of baby milk, have urgently suggested again the debate on how to guarantee food safety along the production chains of food contact materials/articles. After the introduction, in 2006, of the traceability (article 17, Regulation (EC) No 1935/2004 in the food contact materials industry, the European Commission completed his new approach approving, in 2006, a new regulation on Good Manufacturing Practice (EC) No 2023/2006, that will enter in force in August 2008. The article discuss future perspectives for food contact paper and board sector and some analytical aspects, in the light of the evolution of EU legislation..
Probiotici I - Evoluzione della ricerca e della normativa
Gli alimenti e gli integratori alimentari contenenti batteri vivi con effetto benefico sul benessere del consumatore, costituiscono un settore rilevante del mercato degli alimenti così detti “funzionali”, alimenti cioè capaci di apportare al consumatore benefici non legati al contenuto in macro-nutrienti ma a specifici ingredienti “attivi” nel modulare alcune funzioni fisiologiche. Per i batteri con dimostrata attività benefica si utilizza il termine” probiotico”, definito a livello regolatorio da linee guida FAO/WHO nonché del Ministero della Salute italiano e da non intendersi come sinonimo di “fermento lattico”. La recente introduzione della possibilità di utilizzare “indicazioni nutrizionali e sulla salute” (nutrition and health claims) da parte del Regolamento CE 1924/2006 comporta la possibilità di comunicare al consumatore i reali benefici di questi prodotti, che però dovranno essere sostenuti da rigorosi studi scientifici e clinici per poter ottenere l’approvazione a livello comunitario.
Foods and food supplements used to deliver viable beneficial bacteria, are a relevant part of the so-called “functional-foods” market, foods supposed to exert positive effects on the consumers not related to macro-nutrients but due to specific “active ingredients”. Bacteria with a proven beneficial traits are named “probiotics”, a term well defined by FAO/WHO guidelines as well as by the Italian Department of Health; it is to note that this term is not to be used as synonymous of “lactic acid bacteria”. The recently approved European Union Regulation CE 1924/2006 on nutrition and health claims made on food allows food companies to communicate to consumers the beneficial effects of these products, but these claims have to be approved at the European level and , moreover, to be supported by scientific and clinical evidences.