Anno 38/Numero 3
Latte crudo: pro e contro.Un contributo al dibattito.
In Italia il consumo di latte crudo si è diffuso negli ultimi 5 anni in maniera consistente, ponendo nuove problematiche. In Italia, dove il servizio sanitario negli ultimi anni ha eseguito un esteso monitoraggio, questo prodotto è caratterizzato da un elevata qualità igienico-sanitaria. Se da una parte occorre considerare che il latte consumato crudo resta un potenziale veicolo di contaminazione microbica, dall’altra sono sempre più numerosi gli studi che dimostrano un effetto protettivo del consumo di latte crudo nei confronti di manifestazioni allergiche quali dermatiti atopiche, riniti e asma. Sono auspicabili nuovi studi che approfondiscano l’origine di tali effetti positivi e nel contempo lo sviluppo di metodi analitici rapidi, sensibili ed economici che consentano di ridurre il rischio di contaminazione e dare sempre maggiori garanzie al consumatore.
Raw milk consumption has increased in the last 5 years in Italy. Even if milk still represents a possible vehicle for the transmission of bacteria, only limited epidemiological data exist on raw milk consumption and Italian situation is reassuring. Moreover there is epidemiological evidence that a protective effect for some allergic conditions is associated with unpasteurized milk consumption. Novel approaches must be considered to determine what underlies this protective effect and to introduce faster, cheaper and more sensitive analytical methods in order to assess animal health and milk quality and reduce this risk of contamination.
Attività fisica strutturata e prevalenza di sovrappeso e obesità in bambini in età scolare: risultati dello studio prospettico
’’Scopo dello studio è stato quello di valutare l’efficacia, sulla prevalenza di sovrappeso/obesità, di un intervento di promozione dell’educazione fisica a scuola, realizzato in una coorte di bambini della provincia di Avellino (Progetto ASSO). L’analisi è stata effettuata in 137 bambini delle scuole elementari del Distretto Sanitario di Montella. I bambini sono stati visitati per la misurazione, secondo procedure standardizzate, dei principali indici antropometrici e della pressione arteriosa, al basale e dopo il primo e secondo anno d’intervento. L’intervento prevedeva l’inserimento in orario curricolare di due ore settimanali di educazione fisica. Il gruppo di controllo era costituito da una coorte di bambini della stessa area geografica e della stessa età, che non hanno partecipato all’intervento. Al termine del primo anno di studio, sebbene l’indice di massa corporea non fosse in media modificato, si osservava una riduzione significativa (-12%) della prevalenza di sovrappeso/obesità, che non è stata osservata, inveceel gruppo di controllo(+3.1%) nel periodo di osservazione (1 anno). Anche la pressione arteriosa risultava significativamente ridotta rispetto al basale. Dopo il secondo anno d’inter¬vento la prevalenza di sovrappeso/obesità era immodificata rispetto al precedente follow-up, mentre la pressione arteriosa era ancora significativamente ridotta. In conclusione, l’inserimento di lezioni di educazione fisica, in orario curricolare, è risultato essere efficace nel ridurre la prevalenza di sovrappeso e obesità in un campione di bambini in età scolare.
The objective of the study was to prospectively evaluate the efficacy of a program of promotion of physical activity in curricular school hours on overweight/obesity prevalence in children living in southern Italy (the ASSO Project). The analysis was performed in 137 children. Anthropometric indices and blood pressure were meas-ured by standardized procedures, at baseline and after the first and second intervention years. During the intervention, 2 hours/week of physical education were added to curricular disciplines. A control group was selected composed of children of the same geographic area and age, who did not participate in the intervention. At the end of the first intervention year, a significant reduction (-12%) of overweight/obesity prevalence was ob-served while in the control group, no significant variations were observed (+3.1%) in the same (1 year) period. Blood pressure was significantly reduced in comparison to baseline. After the second intervention year, overweight/obesity prevalence was not modified in comparison to the previous follow-up, whereas blood pressure was further significantly reduced. Physical education lessons added to school curricular hours, resulted in significantly reducing the prevalence of overweight/obesity in school children.
Il piano UE in Campania: un modello operativo per fronteggiare l’emergenza diossine
La Campania, fin dal 2002, è oggetto di un’intensa attività di monitoraggio del territorio prevista non solo dalle normali attività stabilite dai piani nazionali (PNR e PNAA) ma anche dalla Legge Regionale 3/2005 e dal piano di Sorveglianza Regionale. Il riscontro in alcuni campioni di mozzarella della presenza di diossine oltre i limiti ammessi dalla normativa comunitaria, ha fatto scattare nel marzo 2008 un’emergenza che ha messo a rischio l’intero settore produttivo della Campania, generando allarme nei consumatori e nelle autorità preposte alla salvaguardia della salute. Per affrontare questa situazione il Ministero della Salute, in collaborazione con la Regione Campania, ha elaborato un piano di controllo straordinario che ha permesso in pochi giorni di analizzare il latte destinato alla produzione della mozzarella, identificare e bloccare le aziende contaminate e monitorarle fino al loro rientro nei parametri di accettabilità dal punto di vista della sicurezza alimentare. Questo piano ha dovuto in pochi giorni fronteggiare e scongiurare il rischio dell’applicazione della clausola di salvaguardia da parte dell’UE in seguito alle non conformità dei campioni di mozzarella che avevano fatto scattare il sistema di allerta. L’esito del piano ha consentito di confermare la qualità della “Mozzarella di Bufala Campana DOP” ed evitare un grave danno alle attività produttive regionali, in assenza di un reale rischio per la salute dei consumatori. I risultati hanno consentito di localizzare gli allevamenti contaminati da diossine in una esigua parte della provincia di Caserta, mentre la maggior parte della regione è risultata essere libera da contaminazione.
Campania since 2002 is under an intensive monitoring of the area provided not only from ordinary activities established by national plans (PNR and PNAA), but also by the Regional Law 3/2005 and the Regional Surveillance Plan. In March 2008, analyses of some samples of mozzarella revealed the presence of dioxins above the limits allowed by legislation, generating alarm among consumers and the authorities responsible for safeguarding health, laying on the line the entire productive sector of the Campania. To face this danger, the Ministry of Health, in collaboration with Regional Authority, has developed a plan to control overtime that allowed in a few days to analyze the milk for the production of mozzarella, to identify and block the farms and then to monitor them until to return to safety parameters .. The plan avoided the application of the safeguard clause by the EU following the non-conformity of the samples of mozzarella that had triggered the alert system. The outcomes of the plan made it possible to confirm the quality of the “Mozzarella di Bufala Campana DOP” therefore in the absence of an effective health risk to consumers a significant damage to regional production activities was avoided . The results made it possible to locate the farms contaminated by dioxins at a very small part of the province of Caserta, while most of the region is found to be free from contamination.
Biotecnologie nel settore agroalimentare: evoluzione e nuove prospettive
Le biotecnologie applicate al mondo vegetale hanno come principale obiettivo lo sviluppo di piante geneticamente modificate (PMG) ottenute mediante l’inserzione, nel genoma della pianta nativa, di geni appartenenti ad altri organismi. Questi geni possono indurre o la produzione di proteine nei tessuti delle piante o il cambiamento del loro metabolismo in modo da acquisire nuove caratteristiche. Negli ultimi anni lo sviluppo di varie linee di PGM ri¬spondenti alle più diverse necessità è stato considerevole. La coltivazione di piante GM è iniziata circa nel 1996 e da allora c’è stata una continua espansione passando da 1,7 milioni di ettari nel 1996 a 125 milioni di ettari nel 2008. Il rapido sviluppo delle biotecnologie nel settore agroalimentare è stato accompagnato da un altrettanto rapido adeguamento della normativa internazionale e comunitaria che regolamenta la loro coltivazione ed il loro uso in alimentazione umana ed animale. Primaria attenzione è stata rivolta alla metodologia della valutazione della sicurezza d’u-so nell’ottica sia di tutelare la sicurezza dell’ambiente che di garantire la salute del consumatore. Inoltre l’insieme delle normative emanate ha avuto anche l’obiettivo di regolamentare gli scambi commerciali e di fornire la corretta informazione al consumatore sull’eventuale presenza di OGM e derivati, al fine di garantire una scelta consapevole da parte dell’utente finale. Questo lavoro presenta una serie di informazioni sulle principali PGM esistenti e fornisce una estesa esposizione del panorama normativo internazionale con particolare riferimento a quello comunitario.
Plant biotechnology provides the potential to produce new crops trough targeted insertion of gene(s), originating from different organism, at specific points in the plant genome.The introduced gene(s) conferring new organism new properties that traditional breeding could not provide.Since 1996 the development of Ge-netically Modified Plant (GMP) has been continuously increasing, raising from 1.7 million ha in 1996 to 125 million ha in 2008.The fast development of plant biotechnology has timely pressed the progressive issuing of laws worldwide. In some countries such as EU legislation is more stringent both for authorization to com-mercialization and for other issues relevant to trade such as labeling and traceability. Those legislative pro-visions in part reflect the characteristics and willing of the consumer. This paper presents information
on several issues relate to GMPs and provides a detailed review on the laws and norms with special reference to EU.