frutta/fruits

Indagine sulle preferenze di consumo di frutta e verdura nei bambini italiani

Rivista : Anno 41/Numero 4

Lo studio ZOOM8 ha esaminato in un campione di 1740 bambini italiani di 8-9 anni l’aderenza alla dieta mediterranea (DM), che è risultata tra le più basse in Europa. In questo lavoro sono presentati i risultati sulle preferenze di consumo per frutta e verdura degli stessi soggetti. Tali dati sono stati ricavati dal questionario di frequenza alimentare semi-quantitativo e da quello sullo stile di vita del bambino, compilati dai genitori. L’aderenza alla DM è stata valutata attraverso l’indice KIDMED. Appena il 5,0% del campione ha un’alta aderenza (il 62,2% media e il 32,8% bassa). La scarsa aderenza è caratterizzata soprattutto da un basso consumo di frutta e verdura. Sono stati riferiti ostacoli al consumo di frutta/verdura/legumi per circa un terzo del campione; tra i principali soprattutto il fatto che ai bambini non piacciano tali alimenti. Solo il 32,8% dei genitori ritiene che consumare le verdure “più di una volta al giorno” sia la corretta abitudine. I frutti maggiormente preferiti sono risultati: arance (81,8%); mele (60,9%); banane (58,6%) e fragole (53,7%); le verdure: insalata (47,8%), pomodoro (45,9%) e spinaci (39,1%). Sono state rilevate associazioni significative delle preferenze di frutta/verdura con genere e area geografica. Nei programmi di educazione nutrizionale è essenziale considerare che gran parte dei bambini non gradisce frutta e verdura e tende a non variare le proprie scelte. E’ importante quindi portarli a conoscere, assaggiare e godere di questi cibi sia in famiglia che a scuola. Anche le conoscenze alimentari dei genitori avrebbero bisogno di attenzione e di essere migliorate.

Postharvest quality of apricot cultivars in relation to storage period: preliminary results

Rivista : Anno 39/Numero 3
Autori/Authors : Giacalone G.

Le cultivar oggetto della prova sono state: Goldbar® Toyiba e Golstrike® Toyesi, Sweet Cot® Toyuda, Mango Cot® Rutsey, Flavor Cot® Bayoto. Al fine di una valutazione dell’evoluzione qualitativa dei frutti e l’attitudine di queste accessioni alla conservazione frigorifera, i campioni sono stati sottoposti a conservazione di 25 e 30 giorni con due differenti condizioni di temperatura (T1: 0°/1°C, e U.R. 90-95%; T2: 0,5°/0,8°C e U.R. 90-95%). I frutti sono stati posti in sacchetti di polietilene. Questo tipo di imballaggio ha di recente assunto interesse per la conservazione di medio periodo di frutti particolarmente delicati. Al momento della raccolta e alle due uscite dei campioni dalle celle di conservazione sono stati valutati singolarmente 20 frutti campione per ogni accessione considerata. Di ciascun campione di frutti sono stati rilevati i parametri standard di maturazione quali: Consistenza della polpa (kg/cm2), Resisuo Secco Rifrattometrico (°Brix) e Acidità titolabile (meq/l). Dall’analisi dei dati si può affermare che tutte le cultivar prese in considerazione hanno presentato scarsa attitudine alla conservazione.
Pur mantenendo adeguate concentrazioni di zuccheri e acidi, tutte le cultivar hanno evidenziato valori di consistenza della polpa inadeguati per la commercializzazione.



In Apricot culture to develop late blooming cultivars, extend harvest season, improve fruit quality and processing suitability are among the major goals. Short harvesting season, soft fruit flesh, poor quality and flavour are the major problem. In this work, five cultivars have been studied: Goldbar® Toyiba e Golstrike® Toyesi, Sweet Cot® Toyuda, Mango Cot® Rutsey, Flavor Cot® Bayoto. After collection, the samples were weighed and cold stored under two different storage conditions (T1: 0°/1°C, 90-95% relative humidity and T2: 0,5°/0,8°C, 90-95% relative humidity) and every sample was wrapped in plastic packaging. To evaluate the quality of the fruits at 25 and 30 days of storage during post-harvest period, the following parameters were measured: flesh firmness (kg/cm2), total soluble solids content (°Brix), titratable acidity (meq/l). The analysis of the data indicated that the cultivars considered are unsuitable for long storage. All the cultivars maintained high levels of sugars and acids, but have evidenced values of firmness inadequate for the commercialization.

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