Anno 37/Numero 2

Materiali per l’ imballaggio alimentare in chiave molecolare

Rivista : Anno 37/Numero 2

Dopo una breve descrizione dell’Istituto Nazionale per la Fisica della Materia (INFM) e in particolare delle attività di ricerca del Laboratorio Regionale per le Applicazioni Industriali dei Polimeri PolyLab di Pisa, in questo articolo si riportano alcune delle attività scientifiche sviluppate al PolyLab per la realizzazione di materiali innovativi per il settore dell’imballaggio alimentare e presentate in occasione della mostra Science for food che si è tenuta a Napoli a Città della Scienza nell’aprile 2008. In particolare, è descritta l’attività riguardante lo sviluppo di film flessibili polimerici per imballaggio alimentare addizionati con molecole cromoforiche in grado di evidenziare stress meccanici e/o termici, ed un primo esempio di carta estensibile.



After a description of the National Institute for the Physics of Matter (INFM) and in particular of the research activity of the Regional Laboratory for the Industrial Applications of Polymers PolyLab in Pisa, in this paper some scientific activity developed at PolyLab for the preparation of innovative materials for food packaging application. This were reported during the event Science for food which took place in April 2008 at Città della Scienza in Napoli. In particular, the development of flexible polymeric films for food packaging containing chromophoric molecules able to show mechanical and/or thermal stresses are described, and a first example of extensible paper is reported.

 

Principali caratteristiche qualitative dell’uovo biologico

Rivista : Anno 37/Numero 2

L'obiettivo di questo articolo è quello di presentare brevemente la qualità di un prodotto di origine animale quale l’uovo, evidenziando i parametri da considerare per riconoscere un prodotto di qualità. A tale proposito si è cercato di evidenziare le principali caratteristiche chimico-fisiche che sono maggiormente influenzate dal metodo di produzione, dalla durata e dalle condizioni di conservazione del prodotto, oltre che dalla stagionalità. Nell’allevamento biologico, risulta evidente che la minor densità di animali a m² e la conseguente maggiore possibilità di movimento delle galline sia nei ricoveri ma soprattutto nelle aree esterne possono determinare delle modifiche nella qualità del prodotto grazie all’ingestione di erba del pascolo.  Questa recensione ha messo in evidenza che l’uovo ottenuto attraverso un sistema di produzione biologico può presentare caratteristiche qualitative interessanti per la salute umana (contenuto di antiossidanti e vitamine) purché le raccomandazioni che riguardano la disponibilità di foraggio siano rispettate.



The aim of this review was to assess the quality of a product of animal origin such as egg, underling the parameters to be used to recognize a quality product. In this respect, it was showed all the chemical-physical characteristics affected by the method of production, by the duration and preservation of the product, as well as by seasonality. In organic production it is clear that the lowest density of animals for m² and the greater possibility of movement of hens in especially in outdoor areas can lead to changes in the quality of the product. This review has highlighted that the egg obtained through a system of organic production could show interesting qualitative characteristics for human health (antioxidants and vitamins) largely dependent on the grass availability.

 

Esposizione ad alluminio da materiali a contatto con alimenti:studi, ricerche e valutazioni sperimentali.

Rivista : Anno 37/Numero 2

L’alluminio e le sue leghe sono largamente impiegate a contatto con alimenti. Una serie di sperimentazioni alla base della recente norma italiana hanno mostrato che l’alluminio migra più facilmente in alimenti acidi e/o salati, con andamento dipendente da tempo e temperatura di contatto. Per prevenire l’esposizione dei consumatori è opportuno raccomandare limitazioni e consigli per l’uso sicuro a contatto con alimenti.



Aluminium and its alloys are widely used in contact with foods. Experimental studies taken into account for the development of the Italian regulation on aluminium demonstrated that aluminium migration is enhanced  in acid and/or salty foods and depends on contact time and temperature. To prevent high exposure of consumers it is suitable to give recommendations and limitations to make it possible the safe use of aluminium materials and objects in contact with foods.

 

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Gender differences in the eating behaviour of Italian schoolchildren

Rivista : Anno 37/Numero 2

We have investigated the food habits of Italian schoolchildren in order to highlight gender differences. We focused on breakfast, snacks times as well as the use of vending machines. Moreover, we have evaluated whether the skipping of the considered “meals” is correlated to body mass index. A sample of 721 students completed a questionnaire, 97% of them were aged between 11-14. For the tree “meals”, foods with better nutritional quality were chosen more by females. Children classified as being overweight and obese more frequently skipped breakfast. The reasons for using vending machines mainly reflect a pragmatic behaviour with the prevailing options including “convenient” as well as “to have a break”, 39.3% of females chosen the option “no reason” compared to 22.9% of males. In our sample females have a better eating behaviour based on food choice but a greater lack of awareness about using vending machine. Moreover, females overweight and obese use vending machine more frequently.



Abbiamo indagato sulle abitudini alimentari di scolari italiani per evidenziare le differenze tra i sessi. Abbiamo focalizzato la nostra attenzione sulla prima colazione, sugli spuntini e sui distributori automatici. Inoltre abbiamo verificato se esiste una relazione tra salto dei “pasti” e indice di massa corporea. Un campione di 721 allievi ha compilato un questionario, 97% di loro aveva un’età compresa fra gli 11 e i 14 anni. Nei tre “pasti” considerati gli alimenti con migliore qualità nutrizionale sono scelti maggiormente dalle femmine. I bambini classificati sovrappeso e obesi saltano più frequentemente la prima colazione. Le motivazioni per l’utilizzo dei distributori automatici hanno rivelato un comportamento pragmatico, prevalgono le opzioni “comodo” e “avere una pausa”, mentre il 39.3% delle femmine ha scelto l’opzione “no motivo” rispetto al 22.9% dei maschi. Nel nostro campione le femmine hanno un comportamento alimentare migliore nella scelta degli alimenti ma per l’uso dei distributori automatici mostrano una maggiore mancanza di consapevolezza. Inoltre, le femmine sovrappeso e obese utilizzano più frequentemente il distributore automatico.

 

Inquinamento involontario da micro e nanoparticolato inorganico negli alimenti

Rivista : Anno 37/Numero 2
Autori/Authors : Gatti A. M. Montanari S.

Come precedentemente dimostrato dagli Autori, particelle di dimensioni micro e nanometriche non biodegradabili generate principalmente da combustioni inquinano l’ecosistema e ricadono al suolo coinvolgendo vegetali che, così come sono, diventano cibo o, trasformati, materia prima per l’industria alimentare. Queste particelle vengono pertanto ingerite insieme con l’alimento, passano dall’apparato digerente al circolo sanguigno e, da lì, a tutti gli organi e tessuti dove vengono sequestrate, comportandosi poi come corpi estranei e innescando processi infiammatori. E’ noto che flogosi simili possono dare origine a malattie tumorali, ma le patologie da polveri, come già dimostrato dagli Autori,  possono essere anche di natura diversa: cardiovascolare, endocrina, neurologica, sessuale, ecc. Al momento non è stato individuato alcun meccanismo per l’eliminazione del particolato non biocompatibile sequestrato. Tramite una tecnica originale di microscopia elettronica, il particolato può essere rilevato sia all’interno del cibo sia all’interno dei tessuti patologici. L’articolo illustra un caso di polveri a base d’Argento trovate in un campione di carne bovina per uso alimentare comparate a polveri analoghe trovate in un campione di fieno; un caso di particolato d’acciaio individuato in una cialda per gelato e materiale analogo in un campione di cancro del colon; e un caso di mesotelioma peritoneale contenente particelle con Uranio e Torio ritrovate anche nell’ambiente in cui cresceva il radicchio selvatico che la paziente prediligeva come alimento. La legge non riconosce le polveri in questione e, per questo, nessuna azienda alimentare ne controlla la presenza, che spesso si rivela incostante, nel prodotto finito.



As already demonstrated by the Authors, micro- and nano-sized non biodegradable particles mainly generated by combustions pollute the ecosystem and fall to the ground involving vegetables that may be ingested as food or may be transformed into ingredients for the food industry. Therefore, those particles are ingested along with the aliment, negotiate the digestive-system walls, enter the blood stream and hence reach any organ or tissues where they are sequestered and behave as foreign bodies, thus triggering inflammatory processes. It is well known that such phlogoses can give origin to cancers, but, again as already demonstrated by the Authors, micro- and nano-dust can be the cause of cardiovascular, endocrine, neurological and sexual diseases. For the time being, no mechanism has been identified for the elimination of sequestered non biocompatible particulate. Through an original electron-microscope technique, those particles can be detected either in food and in pathological-tissue samples. This paper illustrates three cases: one of Silver particles found in meat and similar material detected in hay; a case of micrometric steal fragments in an ice-cream biscuit and similar dust found inside a colon cancer sample; and a case of Uranium and Thorium particles in a peritoneal mesothelioma compared with similar particles found in the place where the wild chicory the patient had eaten for many years grew. No law now in force recognize those particles and, therefore, no food factory checks their finished products in that respect.

 

Scenari di scelta per pomodori tipo San Marzano geneticamente modificati: uno studio sulla percezione del consumatore italiano.

Rivista : Anno 37/Numero 2
Autori/Authors : Vassallo M. Maccati F. Saba A.

Obiettivo del presente lavoro è stato quello di esaminare il comportamento percepito di scelta del consumatore italiano verso cinque tipologie ipotetiche di pomodoro San Marzano ottenute con diversi metodi tra i quali quelli geneticamente modificati. La scelta dei cinque pomodori veniva effettuata all’interno di tre scenari che ponevano ipotesi sulla posizione della Comunità Scientifica riguardante l’introduzione della tecnologia genetica in campo alimentare. Come metodo di rilevazione dei dati è stato utilizzata una tecnica di intervista qualitativa in profondità di tipo laddering associata al modello catene mezzi-fini (Means-end chains). Dall’analisi delle mappe cognitive del modello mezzi-fini è scaturito che il consumatore italiano tende a scegliere il pomodoro di tipo San Marzano in base alle sue caratteristiche sensoriali e di origine protetta dimostrando di essere ancora legato ad una tipicità territoriale. Pur tuttavia, se il pomodoro di tipo San Marzano viene riprodotto con la tecnica genetica conservando tutte le caratteristiche sensoriali e organolettiche originarie, nonché migliorandole, può essere anche oggetto di scelta da parte del consumatore a patto che la Comunità Scientifica tutta ne assicuri, in maniera unanime, l’assenza di rischi sia per la salute umana che per l’ambiente. Questo induce a concludere che la Comunità Scientifica viene percepita dal consumatore italiano come una fonte di informazione attendibile e qualificata, seppur necessita ancora di trovare un unico e definitivo accordo al suo interno sul tema OGM, tale da poter contribuire in maniera sostanziale il grado di accettazione o meno della tecnologia genetica applicata alla agricoltura e alla produzione alimentare.


The purpose of the present study was to examine the perceived process of  the Italian consumer decision making on five different and hypothetical typology of San Marzano tomatoes whereas two of them were produced by genetic engineering. Furthermore, the Italian consumers made their choices on the five tomatoes under the hypotheses of three scenarios regarding the position of the Scientific Community on the introduction of genetically modified organisms (GMOs) in agriculture. The laddering interviewing technique, following the Means-end chains analysis theory, was used to design a hierarchy of consumption-relevant cognitive structures in order to explain the perceived process of tomato purchasing behaviour in each scenario. The results of the study highlighted that the Italian consumers tended to choose the original tomato San Marzano rewarding its excellent sensorial characteristics, although they could choose also a type of genetically modified San Marzano tomato only in the case that the whole Scientific Community agreed to consider the GMO safe for human and animal health and for the environment. However, this GM San Marzano tomato should also have the same sensorial characteristics of the original one, or improved them. These results lead also to the conclusion that the Scientific Community is perceived by Italian consumers as a trustworthy and qualified information source even though it still needs to find an unique way of internal agreement on the GMO topic to increase or decrease the acceptance of the biotechnology research in agriculture and food production.

 

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