Protezione vascolare e cacao

Rivista : Anno 39/Numero 1
Autori/Authors : Pellati R.

Per decenni il cacao è stato considerato un cibo “spaz¬zatura”, in grado cioè di favorire l’insor-gen¬za di malattie vascolari in ragione dell’elevato apporto calorico. Recentemente però il cacao è ri¬tor¬nato all’attenzione del clinico e del ricercatore grazie alla presenza dei flavanoli ad attività an¬¬ti¬os¬sidante che esercitano un’azione protettiva nei confronti di patologie vascolari e neurodegenerative. Davide Grassi e Claudio Ferri (Dipartimento di Medicina Interna e Sanità Pubblica del¬l’Uni¬ver¬¬-sità dell’Aquila) fanno notare sul men¬sile “Me-dici Oggi” che i Kuna, un popolo di amerindi che vive nelle isole San Blas (di fronte alle coste di Pa¬nama) caratterizzato da un forte consumo di ca¬cao in forma di bevanda, sono significativamen¬te protetti nei confronti dell’insorgenza di patologie cardiovascolari, diabete mellito di tipo 2, ipertensione arteriosa e neoplasie. Tale protezione non sembra essere fondata su una base generica, dato che tende a scomparire nei Kuna che si sono spostati nella terra ferma. Vale la pena notare che i Kuna usano salare gli alimenti come noi italiani, consumano molto pesce, frutta e bevande a base di cacao (non zuccherato) in quantità 10 volte superiore alla media. I Kuna usano raramente il calore che distrugge gran parte dei flavanoli contenuti nel seme di cacao. Di conseguenza è suggestivo pensare che l’assunzione di questo alimento, se inserita in una dieta complessivamente salubre e mai ipercalorica, può avere esiti positivi per la salute.
In maniera non certo analoga, ma molto simile, nello “Iowa Women’s Health Study (condotto in 34.489 donne in post-menopausa senza malattie cardiovascolari e durato 16 anni) è stato dimostra¬to come l’introito di flavanoli e antocianidine porta ad una riduzione del rischio di mortalità per malattia cardiovascolare. Fra i cibi ricchi in flavonoidi è possibile distinguere la crusca, le mele, le pere, il pompelmo, le fragole e il cacao.
L’assunzione isocalorica di cacao ricco in fla-vanoli (selezionato tra quelli in cui la procedura industriale non distrugge il contenuto in flavanoli) incrementa la vasodilatazione flusso mediata e la pressione arteriosa sia sistolica che diastolica.
Come il vino rosso va raccomandato nel contesto della dieta mediterranea, però con oculata cautela, in considerazione della potenziale tossicità epatica e neurologica dell’etanolo, altrettanto dicasi per il cacao e il cioccolato, in considerazione del loro apporto calorico. Di conseguenza bisogna sempre tener presente il contesto della dieta che va praticata in modo equilibrato e dello stile di vita.
Un ulteriore dato sui polifenoli presenti nel cacao è riportato dal periodico “Industrie Alimentari” in cui si segnala un lavoro dell’Hershey Center for Health and Nutrition (Usa), pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry dove è stata misurata l’attività antiossidante. Nel cacao in polvere e nelle fave di cacao l’attività antiossidante rimane stabile durante la shelf-life tipica di due anni che caratterizza questo genere di prodot¬¬ti alimentari.
 

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